Da anni nei cieli del Polesine, avvengono strani fenomeni luminosi, con colorazioni strane e movimenti veloci tali da lasciare a bocca aperta chi ne è testimone. Per studiare questi eventi, circa 18 anni fa è nato un gruppo di ricerca, il 45°GRU – GRUPPO RICERCHE UAP (UNIDENTIFIED AERIAL PHENOMENA – fenomeni aerei sconosciuti) del Polesine. Non si parla di UFO, ovvero oggetti volanti non identificati, ma di fenomeni aerei luminosi che meritano uno studio tecnico scientifico per capire se si tratta di particolari forme energetiche o se eventualmente potrebbero celare nel loro interno anche possibili strutture solide. Lo studio viene eseguito con metodo e razionalità, ma con mente aperta anche al possibilismo.
Per lo studio di questi fenomeni, il gruppo si muove settimanalmente sul territorio polesano usando fuoristrada e strumentazione tecnico-scientifica, in modo tale da effettuare un monitoraggio continuo della bassa atmosfera; il gruppo è dotato anche di 2 piccole stazioni di osservazione con videocamere astronomiche che monitorano il cielo e con ricevitori radio per l’ascolto delle onde radio – natura ELF-VLF. Dopo anni di ricerca, questi fenomeni sembrano presentarsi con una certa ricorrenza su un’area compresa fra Badia Polesine – Lendinara – Lusia – Cavazzana – Saguedo a pochi gradi dal suolo; appaiono improvvisamente presentando colorazioni fra l’arancio e il rosso fucsia, spostandosi con strane e veloci evoluzioni; la luce emessa sembra essere contenuta in una specie di “bolla” che ne delinea una forma sferica. Potrebbe trattarsi di fenomeni di tipo plasmatico, ipotizzando così un’origine d’innesco dovuta a particolari condizioni naturali o in particolari condizioni di stress tettonico del suolo tali da dare origine a luci telluriche.
In alcuni casi, a livello spettroscopico, sono state identificate forti tracce di ossigeno e in alcuni casi di idrogeno, con una forte marcatura dal rosso all’infrarosso.
Per studiare i FLAP – FENOMENI LUMINOSI ANOMALI del POLESINE, il gruppo di ricerca utilizza la fotografia e riprese video, nel visibile, infrarosso, ultravioletto, mentre per tentare di capire la composizione chimico strutturale viene usata la spettroscopia; in contemporanea vengono monitorate le onde radio ELF-ULF-VLF con particolari ricevitori, per capire se si tratta di fenomeni artificiali conosciuti (riflessi, fari, luci di aeromobili, lanterne cinesi, droni), fenomeni naturali conosciuti (fulmini, meteore, bolidi) o se si tratta di un fenomeno anomalo sconosciuto. Periodicamente il 45°GRU collabora anche con il Gruppo Astrofili Polesani per eventuali incroci di dati e triangolazioni dei fenomeni astronomici del cielo.
Questo metodo di ricerca a canale stretto, permette di filtrare molto le segnalazioni che arrivano dai testimoni di strani fenomeni, in modo tale da poter focalizzare l’attenzione su quei fenomeni che presentano caratteristiche strane.
Vi invitiamo tutti a partecipare Sabato 26 Maggio 2018 alle ore 21:00 presso la Barchessa Comunale di Sant’Elena d’Este (PD) per scoprire alcuni dettagli di questo “magico” mondo che presenta notevoli aspetti di carattere scientifico che esulano dalla comune esperienza quotidiana.