Allineamento dei pianeti 2025

In questi giorni si parla molto dell’allineamento planetario di gennaio 2025: di cosa si tratta? Vediamo di fare chiarezza.

Il moto dei pianeti

Eclittica
La linea rossa è l’eclittica, cioè il percorso apparente del Sole rispetto alla sfera celeste (Tauʻolunga, CC BY-SA 3.0)

Osservati dalla Terra, i pianeti del sistema solare si trovano sempre in prossimità di una linea immaginaria detta eclittica; l’eclittica è la proiezione del piano dell’orbita terrestre, ma può essere definita più semplicemente come il percorso apparente del Sole nel cielo.

I piani delle orbite degli altri pianeti sono molto vicini a quello dell’orbita terrestre; per questo motivo, quando i pianeti sono visibili, li si trova sempre in prossimità dell’eclittica. Di conseguenza, il fatto che i pianeti si trovino (all’incirca) lungo una stessa linea non è una novità: lo sono sempre!

Ad esempio, nella figura seguente viene mostrata una simulazione del cielo visto da Rovigo in direzione Sud alle ore 19:00 del 28 febbraio 2025. I pianeti Marte, Giove, Urano e Venere sono tutti disposti (grossolanamente) lungo l’eclittica. Venere si trova basso sull’orizzonte in direzione Ovest, ed è quindi destinato a tramontare per primo. A causa del moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse, durante la notte i pianeti sembrano scivolare lungo l’eclittica da Est verso Ovest, cioè da sinistra a destra nella figura.

Cosa succede il 25 gennaio 2025?

Tutti i pianeti, tranne Mercurio, saranno visibili contemporaneamente verso le ore 19:00 del 25 gennaio 2025; la data è solo indicativa, perché questo fenomeno si verifica anche nei giorni precedenti e successivi. In questo consiste l'”allineamento” di cui si parla.

Tuttavia, i pianeti non appariranno vicini tra loro ma saranno sparpagliati lungo l’eclittica. La figura che segue mostra la simulazione del cielo notturno, sempre visto da Rovigo in direzione Sud, alle ore 19:00 del 25 gennaio 2025. Marte si troverà verso Est, Giove e Urano verso Sud, Nettuno, Venere e Saturno verso Ovest.

Urano e Nettuno sono troppo deboli per essere osservati a occhio nudo, soprattutto al crepuscolo; per vederli servirà quindi un telescopio. Marte, Giove, e Venere saranno invece ben visibili, meteo permettendo. Saturno potrebbe essere problematico perché, sebbene visibile a occhio nudo in condizioni normali, sarà molto basso sull’orizzonte. Venere, Saturno e Nettuno resteranno visibili per poco tempo perché tramonteranno rapidamente finendo sotto l’orizzonte.

È un evento raro?

L’allineamento si verifica perché i pianeti si trovano tutti nella stessa zona dell’eclittica. Per una ulteriore fortuita coincidenza, questa zona è rivolta verso il lato in ombra della Terra, per cui i pianeti sono visibili di sera. La simulazione nella figura seguente mostra come apparirebbe il sistema solare alla fine di gennaio 2025 visto da un osservatore che si trovasse sopra al piano dell’eclittica. Si nota come i pianeti (escluso Mercurio, non mostrato in figura perché troppo vicino al Sole) si trovino tutti verso il lato destro; la Terra occupa la posizione più a sinistra e rivolge la faccia in ombra verso gli altri pianeti.

Capita di frequente che più di un pianeta sia visibile nello stesso momento (per saperne di più sui pianeti visibili nel 2025 rimandiamo a questo articolo). Tuttavia, il fatto che tanti pianeti siano visibili contemporaneamente è effettivamente un evento raro, ma non troppo: si è verificato nel mese di giugno 2024 (ne abbiamo parlato qui), e si ripeterà il 28 febbraio 2025.

In particolare, alla fine di febbraio 2025 tutti i pianeti saranno visibili per un breve periodo di tempo subito dopo il tramonto, incluso Mercurio. Tuttavia, questo è vero solo in teoria, perché Mercurio, Saturno e Nettuno saranno molto bassi sull’orizzonte al crepuscolo, il che significa che saranno annegati nel chiarore del tramonto e scenderanno rapidamente sotto l’orizzonte.

Riassumendo

L’allineamento dei pianeti di gennaio 2025 non è nulla più di una curiosità. I pianeti saranno visibili per poco tempo dopo il tramonto, e lo saranno solo in teoria, essendo immersi nella luce del crepuscolo. Quando cala la notte restano solo Marte, Giove e Urano, quest’ultimo solo un minuscolo pallino azzurro visibile al telescopio.

Per approfondire rimandiamo a questo articolo sul sito MediaINAF.