Martedì 29 novembre 2011 – ore 21 – Auditorium Liceo Paleocapa
Ingresso libero
Quali saranno le linee di sviluppo dei grandi telescopi del futuro? Si proseguirà la corsa allo spazio, come per il telescopio spaziale Hubble o si costruiranno enormi telescopi a terra, come in Arizona ed in Cile? A queste domande si proverà a dare una risposta in questa conferenza, molto attesa dal Gruppo Astrofili Polesani (di cui Ragazzoni è stato fondatore nel 1982) e dal Liceo Scientifico, organizzatori della rassegna.
Fra gli studi del prof. Ragazzoni, che ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche sulle principali riviste internazionali, non si possono non menzionare i rivoluzionari risultati ottenuti nella progettazione e costruzione delle ottiche adattive, ossia strumenti che riescono a cambiare la propria configurazione ottica in modo da neutralizzare gli effetti della turbolenza atmosferica, nefasti per gli astronomi, e restituire stupende immagini degli oggetti celesti.
Proprio relativamente a questo ultimo problema il prof. Ragazzoni è l’ideatore di un ingegnoso progetto, noto in codice come progetto MAD, che tramite l’ausilio di piccole piramidi di vetro che scindono i raggi di luce in quattro fasci riesce a determinare tridimensionalmente i movimenti dell’atmosfera e a deformare di conseguenza i grandi specchi dei telescopi per annullarne l’effetto. I risultati preliminari dei test di questo progetto, eseguiti in Cile presso il Very Large Telescope, hanno dato esiti molto confortanti e aprono nuove possibilità per strumenti del diametro che può raggiungere anche i 100 metri (in pratica un telescopio con uno specchio principale grande come un campo da calcio).
Il relatore
Roberto Ragazzoni, nostro concittadino, è considerato unanimamente uno dei più brillanti esperti di ottica del mondo. Collabora ai più interessanti progetti in corso ed è stato responsabile dei telescopi della missione Plato. Coniuga al suo lavoro di astronomo la passione per il volo.