Si sa che le osservazioni astronomiche e il meteo invernale non vanno d’accordo: sono ormai diverse settimane che, in occasione delle aperture al pubblico del venerdì sera, il cielo si presenta nuvoloso al punto che in alcuni casi siamo stati costretti ad annullare l’apertura a causa della pioggia intensa.
Ieri sera, nonostante il cielo coperto e le previsioni meteo non favorevoli, abbiamo deciso di aprire sperando in un miglioramento. Il miglioramento non c’è stato (al contrario, un pesante scroscio di pioggia si è abbattuto sull’osservatorio a tarda sera), ma nonostante questo alcuni visitatori sono venuti a trovarci.
Il cielo invernale è dominato da alcuni degli oggetti celesti più iconici: Orione con la nebulosa M42, il Cane Maggiore con la stella Sirio, il Cancro con l’ammasso del Presepe, il Toro con le Pleiadi… Non potendo ammirare il cielo reale, abbiamo dovuto accontentarci di quello virtuale riprodotto dall’eccellente software Stellarium (liberamente scaricabile per il proprio PC). I nostri divulgatori hanno illustrato le meraviglie del cielo invernale che si celavano dietro le nuvole, nella speranza che prima o poi sia possibile osservarle dal vivo. La serata si è conclusa con una visita alla cupola, dove il nostro vicepresidente Luca Boaretto ha spiegato le caratteristiche e il funzionamento del telescopio principale.
Anche quando piove non mancano le cose da fare; il nostro socio Gianluca Colombo ha preparato una sorpresa per i visitatori. Siete curiosi di sapere quale sarebbe il vostro peso sulla Luna, su Marte, o su un altro pianeta del sistema solare? La nostra bilancia astronomica è in grado di rispondere: basta salire e selezionare il pianeta dove si vuole andare, e sullo schermo comparirà il proprio peso su quel pianeta, assieme ad altre utili informazioni.
Nella foto, il nostro vicepresidente scopre che peserebbe 9 grammi su un oggetto celeste un po’ particolare: l’asteroide 10590 Ragazzoni, recentemente intitolato al nostro direttore scientifico Roberto Ragazzoni. Purtroppo al momento non c’è nessuna foto dell’asteroide, per cui la bilancia mostra una “immagine di repertorio”, diciamo così…