(A Rovigo il Sole sorge alle 7:51, transita al meridiano alle 12:17 e tramonta alle 16:43, mentre il giorno dura 8 ore 52 min. in crescita).
Quando ormai il Sole lentamente sta percorrendo il punto più basso dell’eclittica nella costellazione del Sagittario, si appresta a transitare lungo la sua orbita ellittica, nel punto più vicino al Sole (km. 147.100.616), detto Perielio. Quest’anno il passaggio al Perielio avverrà il 3 gennaio al mattino, esattamente alle ore 01:40 (TL) ora italiana.
L’orbita della Terra è un’ellisse poco eccentrica, dove il Sole occupa uno dei due fuochi ravvicinati tra loro. I due punti estremi di questa ellisse, il più vicino e il più lontano sono detti apsidi.
Molti confondono il solstizio d’inverno che quest’anno è avvenuto il 22 dicembre alle ore 04:27 (TL), con il Perielio. In realtà sono due situazioni diverse e non legate fra loro. Il Perielio è un punto preciso dell’orbita terrestre, collocato alla minima distanza dal fuoco dove si trova il Sole. In pratica è il punto più vicino al Sole dell’orbita terrestre. Il solstizio è invece il punto più basso che il Sole raggiunge nel suo moto apparente annuale in cielo lungo l’eclittica e in quel giorno preciso compie dal sorgere al tramonto nel suo moto diurno lungo la volta celeste, un arco che è il più piccolo dell’anno e di conseguenza determina il giorno con meno ore di Sole. Questo effetto è dato dalla rivoluzione dell’asse terrestre inclinato di 23° 27′ rispetto al piano orbitale Sole-Terra, attorno alla nostra stella. I due fenomeni accadono dai 10 ai 15 giorni di distanza fra loro.
La nostra distanza dal Sole e la velocità di rivoluzione della Terra cambiano ad ogni istante ed al Perielio si ha la distanza minima, pari a circa 147,1 milioni di km, e la velocità massima, circa 30,3 km./secondo. La Terra raggiunge questo punto ogni anno proprio ai primi di gennaio. Anche le dimensioni apparenti del disco solare varia tra perielio ed afelio, risultando domani circa il 3,3% più grande. Valore però, non apprezzabile ad una normale osservazione.
Marco Barella