Dopo notti di intenso lavoro siamo riusciti a dare finalmente la “prima luce” al sistema completo composto dal nuovo telescopio principale e dal nuovo sensore fotografico, recentemente acquistati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
L’oggetto celeste scelto per la prima prova è stato l’ammasso globulare M2, nella costellazione dell’acquario. Questo ammasso si trova a circa 37.000 anni luce dalla Terra e l’età media delle sue stelle è di circa 13 miliardi di anni, praticamente vecchio quasi quanto l’Universo.
La foto che vedete qui sotto riprodotta è il frutto di ore di lavoro di Mattia Negrello, Luca Boaretto e Gianpaolo Guarese.
Questa foto, oltre a essere bella, è stata scattata seguendo tutte le procedure necessarie per darle, oltre al valore estetico, anche un valore scientifico.
