Tra verità, leggenda, storia e detti popolari
Tutto parte con il giorno di Santa Lucia, per attraversare Natale, Capodanno e concludersi con l’Epifania. Giorni di feste, di ricorrenze religiose, di riti pagani legati al ciclo della natura, ma tutto si rifà alla luce e al nostro Sole che la diffonde. Da sempre l’uomo è influenzato nella sua vita dal clima, dalle stagioni e dalla posizione del Sole in cielo. Proprio in questo periodo non a caso, la posizione orbitale della Terra rispetto al Sole determina il perielio e il solstizio invernale che ne influenza la lunghezza del giorno.
Il solstizio si verifica quando il Sole nel suo percorso apparente nel cielo raggiunge la declinazione minima (in inverno) e la massima (in estate), in quanto l’asse terrestre possiede un’indicazione rispetto al piano orbitale del sistema solare, pari a 23° 26′. Il solstizio d’inverno in pratica si verifica attorno al 21 dicembre, quando il Sole raggiunge apparentemente, nelle ore centrali della giornata, la minima altezza nel cielo boreale (circa 23°) rispetto l’orizzonte.
Il perielio invece è il punto di minima distanza tra il Sole e un corpo che gli ruota attorno in un’orbita ellittica o iperbolica e si verifica nei primi giorni di gennaio. La rotazione della Terra sul proprio asse, mentre compie una rivoluzione attorno al Sole ne determina il sorgere e il tramontare, quindi la lunghezza del giorno e della notte. Interessante notare che se si mettono assieme tutti questi dati numerici in un grafico, risulta evidente che i vari minimi non sono raggiunti nello stesso istante. È subito chiaro che quest’anno la durata minima del giorno è pari ad 8 ore e 44 minuti e si manifesta tra il 23 e il 25 dicembre compresi, appena dopo il solstizio e il giorno di Natale, mentre il tramonto più anticipato è alle 16:30 e si verifica fra il 6 e il 18 dicembre compresi mentre il sorgere più anticipato è alle 7:51 e si verifica fra il 2 e il 6 gennaio compresi. Quindi analizzando semplicemente questi dati riportati in grafico è subito dimostrato che la notte più lunga che ci sia e il giorno più corto dell’anno non avvengono il giorno di Santa Lucia ma ben 10/12 giorni dopo, a cavallo del solstizio.
Il detto popolare comunque una verità la tramanda raccontandoci una storia del passato, in un’epoca lontana in cui l’anno non era ancora misurato perfettamente come oggi e decenni dopo decenni le stagioni anticipavano sempre di più. Ci volle la grande riforma del calendario gregoriano, infatti nel 1500 la notte di Santa Lucia 12/13 dicembre coincideva con il solstizio d’inverno. Nel 1582 Papa Gregorio XIII fece una radicale riforma modificando il calendario per evitare di ritrovarsi in futuro nella medesima situazione. Fu così che a giovedì 4 ottobre (giuliano) fece seguito venerdì 15 ottobre (gregoriano) 1582 nei paesi italiani, in Francia, in Spagna, in Portogallo, in Polonia, in Lituania, in Belgio, nei Paesi Bassi e in Lussemburgo.
Marco Barella